Mafie e contraffazione

Seconda Edizione

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La seconda edizione è del 2016 e si è occupata del rapporto tra mafie e contraffazione, un business in grande espansione che attraversa rotte insospettabili approfittando della globalizzazione dei commerci. Su questo argomento sono stati costruiti i diversi momenti di approfondimento e di narrazione del format.

Il mercato del falso nel nostro Paese genera un «fatturato» di 6 miliardi e 535 milioni di euro. E brucia più di 105 mila lavoratori regolari occupati a tempo pieno.

I settori più colpiti dalla contraffazione

Abbigliamento

0
Miliardi di euro

DVD, CD e software

0
Miliardi di euro

Alimentari

Miliardi di euro

Se i prodotti contraffatti fossero realizzati e commercializzati sul mercato legale, si avrebbero 17,7 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, con conseguenti 6,4 miliardi di valore aggiunto. La contraffazione comporta anche pesanti perdite per il bilancio dello Stato in termini di mancati introiti fiscali. Riportare sul mercato legale la produzione delle merci contraffatte significherebbe garantire un gettito fiscale aggiuntivo per le casse dello Stato, tra imposte dirette e indirette, di 5 miliardi e 280 milioni di euro, considerando tutte le fasi della catena di produzione.

L’esistenza di un mercato così fiorente di prodotti contraffatti è resa possibile dalla presenza di una domanda consistente da parte dei consumatori, che sono del tutto indifferenti al fatto di compiere un atto illecito, perché convinti di fare un affare, mentre sostengono il business di mafia e camorra.

Su questo complesso argomento è stato realizzato un docufilm diretto da Mimmo Calopresti e prodotto da Magda film.

Gli studenti delle scuole superiori di Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Campania, Calabria e Sicilia hanno partecipato al progetto di formazione MIUR FNSI A mano disarmata.

Sono state coinvolte le aziende perché spesso sono le prime vittime di questo fenomeno criminale. Si sono tenuti corsi di aggiornamento rivolti ai giornalisti e eventi pubblici ai quali hanno partecipato imprenditori , magistrati e giornalisti.

Il docufilm

Diretto da Mimmo Calopresti e scritto con Luigi Politano, prodotto da Magda-film. “La fabbrica fantasma-Verità sulla mia bambola” racconta l’intrigo del mondo della contraffazione. È un viaggio che dal porto di Napoli giunge fino al confine tra Ungheria e Ucraina, a contatto con trafficanti senza scrupoli che vivono falsificando e contrabbandando qualunque cosa. Relegata ai margini di un impero in cui tutto è consentito, la fabbrica fantasma diventa il non luogo che nessuno è pronto a denunciare ma che tutti conoscono.
Giocattoli, cibo, sigarette… la nostra vita supera la dimensione del reale diventando contraffatta essa stessa. E così la salute pubblica, le norme sul lavoro, l’economia vengono compromesse perché il mercato non ha confini e a tutto viene dato un prezzo: il più basso possibile. Come il valore di una vita umana che qui è semplice manodopera. Perché per chi produce, chi vende e chi compra le conseguenze non sono importanti. L’importante è sempre e solo il denaro, il controllo e il potere.

Le foto

Gli EVENTi

Milano

Grazie al contributo del Centro Studi Grande Milano e del Centro Studi Anticontraffazione, giovedì 14 aprile 2016 Milano nella Sala Buzzati del Corriere si è tenuto un incontro su contraffazione e criminalità durante il quale sono stati presentati il film e il Forum “ A mano disarmata”. Il confronto tra esperti è stato coordinato da Fiorenza Sarzanini de il Corriere della Sera.

Erano presenti: Daniela Mainini, presidente Centro studi anticontraffazione, Tiziana Siciliano, pm della Procura della Repubblica di Milano, Mimmo Calopresti, regista del docufilm La fabbrica fantasma, Andrea Bergamo, tenente colonnello della Guardia di Finanza, Paolo Butturini, segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Sebastiano Marinaccio, presidente di Mercatino Franchising.

L’incontro è reso possibile grazie alla collaborazione del Centro Studi Anticontraffazione, il dipartimento del Centro Studi Grande Milano che si occupa di tutela della proprietà intellettuale, made in Italy e lotta alla contraffazioneIl Corriere della Sera ha collaborato alla seconda edizione del Forum internazionale. Il docufilm “La fabbrica fantasma – Verità sulla mia bambola” del regista Mimmo Calopresti, prodotto da Madga Film, è stato distribuito in edicola assieme al Il Corriere della Sera a partire dal 28 aprile. Alcune pillole sono state pubblicate sul Corriere.it prima e durante la distribuzione del film.

Roma

L’anteprima romana e l’evento conclusivo del Forum di A mano disarmata si è tenuto, invece, a Roma sempre nel mese di aprile.

 

L’incontro con le scuole

Alla presenza di circa 500 studenti provenienti da numerose scuole medie superiori della capitale,il Garante nazionale anticorruzione Raffaele Cantone e il Procuratore di Roma Giuseppe Pignatone hanno risposto ad alcune domande di Paolo Butturini della FNSI nonché ideatore del Forum A mano disarmata. Piera Detassis presidente della Fondazione Cinema per Roma , Giuseppe Giulietti presidente Fnsi e Lazzaro Pappagallo segretario Asr hanno poi analizzato il rapporto fra cinema e giornalismo.  A seguire è stato proiettato in anteprima il docufilm di Mimmo Calopresti “La fabbrica fantasma – verità sulla mia bambola”, prodotto da Magda Film, un viaggio sulle rotte della contraffazione internazionale ormai controllata dalle mafie, fra Napoli, Milano e Budapest.

L’incontro con i giornalisti

La proiezione del docufilm è stata seguita da un terzo appuntamento con Mimmo Calopresti e giornalisti italiani e ungheresi: Paolo Chiarello (Sytg24), Antonia Radi (ATLATSZO.HU); Gaetano Savatteri (direttore del Festival “Trame”); Kisberk Szabolcs (NITV) che hanno affrontato il tema del ruolo dell’informazione nella lotta alle mafie in Italia e Ungheria.

I nostri partner

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